Quel demonio del male – I Domenica di Quaresima /C
Domenica 9 marzo 2025
«Forse il maggior successo del demonio in questi tempi è stato farci credere che non esiste», confessava l’arcivescovo Bergoglio a un suo amico rabbino. In effetti il diavolo oggi è spesso visto come un personaggio mitologico, uno stratagemma per tenere buoni i bambini, o – peggio – un fenomeno di folklore con derive psicologiche pericolose quando diventa culto di Satana. Abbiamo poi un occhio benevolo nei confronti delle tentazioni, spesso cavalcate dalla pubblicità che, strizzandoci l’occhio, ci convince che ogni tanto sia permesso cascarci; anzi, in fondo è il bello della vita!
Nella Vangelo il diavolo è l’oppositore di Dio, l’ostacolo al suo piano d’amore, l’entità che cerca di convincerlo a lasciare le cose come stanno, a non impegnarsi per salvare l’umanità. La lotta di Gesù non è all’esterno, ma all’interno di sé e degli uomini. Lì nasce il male, nell’accettazione dei ragionamenti del tentatore. Egli allora e sempre suggerisce la ricerca del possesso, del potere e del prestigio, dove l’io è al centro e gli altri sono funzionali ai propri interessi; suggerisce di dar spazio agli istinti e alle passioni insane, di calpestare la dignità e la coscienza altrui, di annullare scrupoli e ripensamenti.
In questa Quaresima non abbiamo paura a guardarci dentro con lo sguardo limpido di un bambino: sarebbe fiero di tutto ciò che facciamo? Attraverso di noi l’umanità cresce o no?