Alzati e mangia – XIX Domenica del Tempo Ordinario /B
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Oggi la liturgia ci presenta il profeta Elia in un momento cupo di disperazione. Il Nuovo Testamento lo ricorda come il profeta per eccellenza, tanto che i contemporanei di Gesù identificavano la sua figura con quella dell’uomo di Nazareth, visto che la Bibbia non ne racconta la morte, ma il rapimento in cielo. Elia fu il grande difensore del culto all’unico Dio, dimostrando a rischio della propria vita che non è paragonabile ai falsi idoli cananei. La regina Gezabele promette di ucciderlo e a Elia non resta che fuggire nel deserto.

Dopo una giornata di cammino, stremato, si dà per vinto. «Prendi la mia vita, Signore, perché non sono migliore dei miei padri», confessa addormentandosi. Affidandosi totalmente al Signore, constata che Egli ha ancora un futuro per lui. C’è il sostentamento necessario al suo fianco. Deve soltanto alzarsi e mangiare. Elia lo fa, le forze ritornano, la speranza si riaccende. Saranno giorni e notti di cammino, i quaranta necessari, ma la meta sarà formidabile: l’incontro con il Signore Dio, sul suo monte, al passaggio di una brezza leggera.

I momenti più complicati della vita possono essere opportunità di crescita e di svolta, se riusciamo ad affidarci a Dio, senza lasciarsi abbattere dalla disperazione. Ci sono sempre le risorse per riprenderci e non sono lontane da noi. Bisogna però aprire gli occhi, alzarsi e raccoglierle. Poi continuare il cammino, perché finché siamo qui, la terra ha ancora bisogno di noi.

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  • Date: 11 Agosto 2024
  • Passage: Gv 6,41-51