La forza di un minuscolo seme – XI Domenica del Tempo Ordinario /B
Descrizione

Gli studiosi dei Vangeli affermano che Gesù raccontò le parabole del seminatore e della semente in un momento di crisi. Egli stava spargendo la sua Parola tra la gente, ma essa produceva frutto scarso, e i suoi discepoli ne erano rattristati.

Gesù prova con semplicità a educarli a una mentalità di fede e di speranza: il seme produrrà frutto a suo tempo, indipendentemente dalle preoccupazioni successive del contadino e dalla grandezza del seme stesso. Anzi, è destinato a fare rami così ampi che gli uccelli del cielo potranno fare il nido in esso. Chi ha che fare con l’educazione, la catechesi, l’annuncio della Parola, trova spesso nelle nuove generazioni indifferenza se non rifiuto. L’impressione generale è che gli aspetti etici siano sempre meno considerati, e che i cosiddetti “millennials”, i giovani nati dal 2000 in poi, siano centrati su se stessi, come metteva in luce una celebre copertina della rivista americana Time: la generazione “me, me, me”, cioè “io, io, io”.

Gesù ci esorta ad avere fiducia nel seme, che viene da Dio ma è profondamente umano. E fiducia nella sua immagine in ogni persona, che specie nell’adolescenza subisce l’influsso degli stimoli che lo circondano, ma non può opporsi all’appello interiore, alle potenzialità dell’incontro e alle spinte della sensibilità che hanno fatto crescere l’umanità, in ogni tempo e ogni luogo.

Dettaglio
  • Data: 16 Giugno 2024
  • Passage: Mc 4,26-34