Lo sguardo aperto di Dio – XX Domenica del tempo ordinario
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Sì, anche Gesù ha dovuto imparare. E persino durante la sua vita pubblica, a seguire l'episodio del Vangelo di Matteo proposto oggi nella liturgia domenicale.
Egli si era «ritirato dalle parti di Tiro e Sidone» con i suoi discepoli, probabilmente sperando di potersi prendere cura del suo piccolo gruppo, dopo l'estenuante lavoro con «le pecore perdute della casa d'Israele». Umanamente, possiamo comprendere la scelta di Gesù di ignorare l'ennesima richiesta di una guarigione, oltre tutto da parte di una donna appartenente a un altro popolo. È questo il motivo col quale giustifica il suo rifiuto ai discepoli, che invece gradirebbero un intervento per eliminare il fastidio provocato dalle sue insistenze. È giusto ricordare che gli abitanti di quella terra erano stati per secoli nemici degli Ebrei, che continuavano a chiamarli cani anche dopo la fine delle ostilità. Non è così strana, quindi, quella battuta che a noi può sembrare un insulto, pur moderato dal diminutivo: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». La risposta della donna, la cui fede e amore portano ad accontentarsi delle «briciole», squarcia le convinzioni di Gesù e apre l'universalità della sua missione. Nel riconoscimento della sua fede grande e nella guarigione immediata ritroviamo il Gesù che conosciamo. Quello accogliente, instancabile, generoso. Da questo episodio sappiamo che non è stato facile e automatico esserlo, nemmeno per lui.
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- Date: 19 Agosto 2023