2025
Celebrazione Domenica Laetare e conclusione del corso prematrimoniale!
Domenica 30 marzo quarta domenica di Quaresima, una domenica speciale che prende il nome di domenica Laetare.
La parola latina «Laetare» significa «Rallegrati», e questo invito alla gioia risuona in modo particolare nel cuore del nostro cammino quaresimale e con gioia la comunità ha accolto 13 coppie che hanno concluso il corso prematrimoniale preparatorio al Sacramento del Matrimonio e hanno partecipato alla celebrazione delle 18,30.
Come un viaggiatore che intravede la meta dopo un lungo percorso, anche noi oggi siamo invitati a sollevare lo sguardo e a pregustare la gioia piena della Pasqua.
E in questa domenica il Vangelo che abbiamo ascoltato una delle parabole più belle e commoventi di tutta la Scrittura: la parabola del Padre misericordioso in questa Quaresima, la Chiesa ci ricorda che la vera gioia (laetitia) nasce non dalle nostre perfezioni, ma dall’abbraccio del Padre.
Il rosa dei paramenti è un invito a non lasciarci schiacciare dal peso delle nostre fragilità, ma a fidarci della misericordia che ridona vita. Come il figlio minore, siamo chiamati a «rientrare in noi», a riconoscere i nostri deserti. Come il padre, siamo invitati a fare festa per chi ritorna, senza risentimenti.
La parabola del figliol prodigo è un messaggio di speranza potente per tutti noi, specialmente in questo tempo di Quaresima. Essa ci ricorda che non importa quanto ci siamo allontanati da Dio, quanto abbiamo sbagliato, il suo amore e la sua misericordia sono sempre pronti ad accoglierci. La porta della sua casa è sempre aperta e questa domenica ci invita proprio a questo: a gioire per la certezza dell’amore di Dio, un amore che ci perdona, ci rialza e ci restituisce la dignità di figli e ci ricorda che la Quaresima non è solo un tempo di penitenza, ma anche un cammino verso la gioia del perdono e della riconciliazione. Dio ci attende sempre, pronto ad abbracciarci e a far festa per noi.
L’ augurio che tutta la comunità fa a queste 13 coppie è che lascino che la tenerezza di Dio li rivesta di speranza e che si lasciano avvolgere dalla misericordia del Padre e, come il figliol prodigo, decidano di alzarsi e di tornare alla casa del Padre, certi che lì troveranno un abbraccio pieno di gioia e di perdono.
A termine della celebrazione Don Gerardo ha consegnato alle coppie l’attestato di partecipazione è il prezioso dono della Bibbia e poi i festeggiamenti con la classica “Pizza” tutti insieme!!!
2025
Terza tappa dei genitori e bambini del gruppo tiberiade 2025
Ma voi chi dite che io sia?
Questa la domanda che è stata posta ai genitori dei bambini del gruppo Tiberiade in occasione del terzo incontro di domenica 30 marzo.
Uno stimolo a ricercare, come provetti “investigatori”, delle tracce, degli indizi, per scoprire chi è Gesu. Un simbolico disegno realizzato da ciascun genitore, è stato il punto di partenza per una ricerca più approfondita, piu intima, anche con l’aiuto di due parabole: Gesù buon pastore e Gesù vera vite.
Prezioso anche l’intervento di Don Gerardo che ha spiegato i tre gradi che spingono alla conoscenza: l’iniziale curiosità, la conoscenza frutto della ragione ed infine quella piu profonda, la spirituale.
Anche i bambini, attraverso la realizzazione di una vera e propria carta d’identità di Gesù, a cui ha fatto seguito un canto, hanno aiutato a completare l’identikit.
In gergo si direbbe: “il caso è risolto”…
Ma per noi…. è solo l’inizio.
2025
Lasciatevi riconciliare con Dio – IV Domenica di Quaresima /C
Domenica 30 marzo 2025
Se i messaggi della prima parte della Quaresima ponevano l’accento sulla consapevolezza dei propri peccati e sulla necessità della conversione, questa seconda parte è centrata sulla volontà di Dio Padre di riconciliarsi con noi.
Egli sta sempre dalla nostra parte: provvede al sostentamento del suo popolo all’uscita dall’Egitto (prima Lettura), non imputa agli uomini le colpe offrendo la vita del Cristo come segno di riconciliazione e salvezza (seconda Lettura), reintegra i suoi figli perduti e fa festa quando tornano a casa (Vangelo).
Naturalmente, nel suo amore immenso, non calpesta né limita la nostra libertà di pensare e agire. Per questo la scelta della riconciliazione è soltanto nostra.
Tocca a noi, come il «figliol prodigo», ritornare in noi stessi, comprendere la portata e le conseguenze delle dissolutezze compiute, a volte avere l’impressione di aver toccato il fondo. Va da sé che non è questo il desiderio del Padre, vorrebbe evitarci inutili sofferenze. Dobbiamo però ammettere che possono essere terapeutiche, se servono a evitare in futuro simili errori.
Tocca a noi, come il fratello maggiore, imparare dal Padre la misericordia, che si declina nell’assenza di pregiudizi, nell’accettazione dei limiti dell’altro, in una gioia che non può essere piena se ogni componente della famiglia umana non è salvo.
2025
Settimana Santa 2025: Celebrazioni nella Parrocchia di San Carlo Borromeo
La Settimana Santa è il momento più intenso dell’anno liturgico, in cui la Chiesa celebra il mistero pasquale di Cristo: la sua Passione, Morte e Risurrezione. Anche quest’anno, la Parrocchia di San Carlo Borromeo a Cave invita tutti i fedeli a partecipare con devozione alle celebrazioni liturgiche previste dal 13 al 20 aprile 2025.
Programma delle Celebrazioni
Domenica delle Palme – 13 aprile 2025
Ore 10:30 – Piazza Santa Croce: Benedizione dei rami d’ulivo, processione e celebrazione della Passione in Chiesa.
Giovedì Santo – 17 aprile 2025 (In Coena Domini)
Ore 18:30 – Santa Messa solenne della Cena del Signore con il rito della Lavanda dei piedi.
Ore 21:00 – Adorazione comunitaria presso l’Altare della Reposizione, con adorazione notturna.
Venerdì Santo – 18 aprile 2025 (Passione Domini)
Ore 9:00 – Ufficio delle letture e Lodi
Ore 9:00 – 12:00 – Confessioni
Ore 15:00 – Coroncina della Divina Misericordia
Ore 16:00 – Liturgia della Passione del Signore e adorazione della Croce
Sabato Santo – 19 aprile 2025 (Veglia Pasquale)
Ore 9:00 – Ufficio delle letture e Lodi
Ore 9:00 – 12:00 – Confessioni
Ore 22:30 – Solenne Veglia Pasquale
Domenica di Pasqua – 20 aprile 2025 (Resurrezione Domini)
Ore 7:30 – Santa Messa in Parrocchia
Ore 9:30 – Santa Messa presso il Santuario di San Lorenzo
Ore 10:45 – Santa Messa Solenne in Parrocchia
Ore 18:30 – Santa Messa in Parrocchia
La Settimana Santa è un tempo di preghiera, riflessione e conversione, in cui ogni fedele è chiamato a seguire il Signore nel suo cammino verso la Croce e la Risurrezione. Invitiamo tutta la comunità parrocchiale a prendere parte a queste celebrazioni con fede e raccoglimento.
Che il Cristo Risorto illumini i nostri cuori e ci doni la Sua pace!
2025
Conferimento del Ministero del Lettorato a Emanuele
Mercoledì 26 marzo presso il Pontificio Collegio Leoniano, Seminario di Anagni, nella cappella Mater Salvatoris il nostro Emanuele Bianchini insieme ad altri 2 seminaristi, alla presenza del Vescovo Mauro, ha ricevuto il ministero del Lettorato.
Una cerimonia intima ed emozionante alla presenza dei sacerdoti, dei formatori, degli amici di seminario di Emanuele e naturalmente con la presenza della famiglia, Don Gerardo della sua Parrocchia di appartenenza e Don Samuele della parrocchia di Tivoli dove lui sta facendo esperienza pastorale e collabora con le varie attività.
Il lettorato è un altro scalino nel suo percorso che poi lo porterà al diaconato e un giorno, con l’ aiuto di Dio, al sacerdozio.
Ma che cos’è il lettorato?
Il ministero del lettorato è assegnato ai seminaristi in formazione in vista del Presbiterato. Il lettore pone al servizio della comunità la propria conoscenza della Scrittura, collaborando alla preparazione dei fedeli ai sacramenti.
Questo ministero è occasione per riflettere sulla dimensione missionaria del Cristiano, chiamato a fare della sua vita un continuo servizio a Dio, alla Chiesa e al prossimo.
Il Lettorato, insieme all’Accolitato, che sarà il prossimo traguardo di Emanuele, è un ministero conferito dal vescovo ai seminaristi diocesani, ma che può essere dato anche a quanti non stanno compiendo il cammino verso l’ordinazione, mediante una formula di benedizione, preferibilmente durante la Messa.
Segno esplicativo del ministero è la consegna del libro della “Sacra Scrittura”.
Il lettore istituito svolge il proprio compito nelle celebrazioni comunitarie indossando il camice mentre l’uso di una veste liturgica non è obbligatorio per i lettori di fatto. Il lettore proclama dall’ambone le letture che precedono il Vangelo.
Dopo la celebrazione la serata è continuato con un momento di convivialità e fraternità.
A Emanuele vogliamo dire che attraverso questa via e con la sua collaborazione molti potranno giungere alla conoscenza del Padre e del suo Figlio Gesù Cristo.
E gli auguriamo che mentre annuncia agli altri la parola di Dio, sappia accoglierla in se stesso con piena docilità allo Spirito Santo; possa meditarla ogni giorno per poterne acquistarne una conoscenza sempre più viva e penetrante, ma soprattutto renda testimonianza con la sua vita al nostro salvatore Gesù Cristo.
Congratulazioni Emanuele e che la Parola di Dio sia luce per il tuo cammino!
2025
Festa di San Giusppe – Benedizione a tutti i papà 2025
Nella nostra Parrocchia domenica 23 marzo, qualche giorno dopo S. Giuseppe, nella messa della 10.45 sono stati invitati tutti i papà per ricevere la benedizione.
E’ stato bello vederli davanti all’altare, prima hanno aiutato il gruppo Tiberiade a decorare l’ albero di “fico secco” che i bambini hanno usato per spiegare la Parabola del Vangelo e poi ci hanno attaccato fichi, foglie e cuori.
Poi con i bambini per mano insieme agli altri papà presenti hanno ricevuto la benedizione fatta da Don Gerardo.
2025
Il tempo non è infinito – III Domenica di Quaresima /C
Domenica 23 marzo 2025
C’è un dono, di cui forse non siamo mai abbastanza riconoscenti, che riceviamo ogni giorno: il tempo. Un’opportunità da riempire con le nostre scelte: anche quella di lasciarlo semplicemente scorrere è in effetti una scelta! Viceversa, nel tempo possiamo essere qualcosa: vegetare o portare frutto, per noi o per altri. C’è chi ritiene che la vita sia da spremere e godere; c’è chi matura passando dal ruolo di figlio a quello di padre; c’è chi pensa che le doti e gli strumenti ricevuti assumano il proprio senso soltanto se messi a frutto e condivisi. Quest’ultima prospettiva è quella evangelica. Come avvenne a Gesù, è secondaria la quantità di tempo avuta a disposizione, come la quantità di frutti prodotti. Ciò che conta è l’aver compiuto lo scopo per cui si è al mondo: come quell’albero piantato perché dia fichi al vignaiolo.
Se riteniamo, a qualsiasi età, di dover ancora svolgere il nostro compito, il Vangelo di oggi ci richiama all’urgenza del nostro impegno. Ci ricorda che è bene lavorare sul nostro terreno e concimarlo; fuor di metafora, si tratta di prepararsi per dare il meglio nel campo che ci è più congeniale. E poi raggiungerlo. I fatti di cronaca a cui Gesù accenna, come altri mille che possiamo trovare in qualsiasi quotidiano, ci dicono che il tempo che è assegnato a ciascuno non dipende dai suoi meriti o dalle sue colpe. Semplicemente, non lo conosciamo. Per questo non possiamo permetterci di sciuparlo.
2025
Uno squarcio nell’incredulità – II Domenica di Quaresima /C
Domenica 16 marzo 2025
Quanto conta nella nostra vita la fede? Non soltanto l’adesione al «credo» cristiano, ma l’atteggiamento di fiducia in Dio Padre, la consapevolezza che lui manterrà le sue promesse, la scelta di ab-bandonarsi tra le sue mani?
Non mancava certo di fede il patriarca Abramo, che credette a una discendenza numerosa come le stelle del cielo quando non aveva neppure un figlio. Come Gesù, colloquiava con Dio ed era aperto a ciò che ci supera, avviene come un prodigio e ci conferma, almeno per un tempo limitato, che siamo sulla giusta strada.
I segni non sono prove, giungono improvvisi in un contesto incerto, come un dono gratuito, e si possono soltanto testimoniare. Pietro, Giacomo e Giovanni avranno certo dubitato sulla realtà della visione di Gesù trasfigurato, insieme a Mosè ed Elia, di cui certamente non conoscevano il volto. Avrebbero voluto afferrare la verità, ma questa scomparve nella nube, segno dello Spirito di Dio.
Sappiamo che questo segno non fu sufficiente a renderli più coraggiosi degli altri Apostoli nei momenti della passione e della morte del Signore. Ma tutto questo è stato scritto per noi, per spingerci a fidarci in un Dio che ha chiara la gloria che spetta a chi lo avrà intuito e seguito, pur tra gli errori e i dubbi dell’esistenza, nel suo percorso di vita.
2025
Conferimento del Ministero del Lettorato a Emanuele Bianchini
Mercoledì 26 marzo 2025, alle ore 18:30, presso la cappella Mater Salvatoris del Pontificio Collegio Leoniano, il nostro seminarista Emanuele Bianchini riceverà il ministero del Lettorato, insieme a Gualtiero Petricca e Pietro Moressa.
Il Lettorato è un ministero istituito che conferisce il compito di proclamare la Parola di Dio durante le celebrazioni liturgiche e di testimoniare con la vita l’importanza delle Sacre Scritture nella comunità cristiana. È un passo significativo nel cammino di formazione e servizio ecclesiale, a cui Emanuele ha risposto con dedizione e fede.
L’intera comunità parrocchiale è invitata a partecipare con la preghiera a questo momento di grazia e di gioia, accompagnando Emanuele con la preghiera e la vicinanza fraterna.
Che il Signore illumini il suo cammino e quello di tutti coloro che si dedicano all’annuncio della Sua Parola!
📅 Data: 26 marzo 2025
⏰ Ora: 18:30
📍 Luogo: Pontificio Collegio Leoniano, cappella Mater Salvatoris
2025
Quel demonio del male – I Domenica di Quaresima /C
Domenica 9 marzo 2025
«Forse il maggior successo del demonio in questi tempi è stato farci credere che non esiste», confessava l’arcivescovo Bergoglio a un suo amico rabbino. In effetti il diavolo oggi è spesso visto come un personaggio mitologico, uno stratagemma per tenere buoni i bambini, o – peggio – un fenomeno di folklore con derive psicologiche pericolose quando diventa culto di Satana. Abbiamo poi un occhio benevolo nei confronti delle tentazioni, spesso cavalcate dalla pubblicità che, strizzandoci l’occhio, ci convince che ogni tanto sia permesso cascarci; anzi, in fondo è il bello della vita!
Nella Vangelo il diavolo è l’oppositore di Dio, l’ostacolo al suo piano d’amore, l’entità che cerca di convincerlo a lasciare le cose come stanno, a non impegnarsi per salvare l’umanità. La lotta di Gesù non è all’esterno, ma all’interno di sé e degli uomini. Lì nasce il male, nell’accettazione dei ragionamenti del tentatore. Egli allora e sempre suggerisce la ricerca del possesso, del potere e del prestigio, dove l’io è al centro e gli altri sono funzionali ai propri interessi; suggerisce di dar spazio agli istinti e alle passioni insane, di calpestare la dignità e la coscienza altrui, di annullare scrupoli e ripensamenti.
In questa Quaresima non abbiamo paura a guardarci dentro con lo sguardo limpido di un bambino: sarebbe fiero di tutto ciò che facciamo? Attraverso di noi l’umanità cresce o no?