2024
Le Prime Confessioni: Festa del perdono 2024
Grande emozione domenica per i bambini del secondo comunione che hanno ricevuto per la prima volta il sacramento della confessione. È stata una festa, la festa del perdono, in un contesto di profonda condivisione ed in una atmosfera di autentica spiritualità per i piccoli ma anche per i loro genitori e per tutti i presenti che vi hanno preso parte. Richiamato il Battesimo e deposti sull’altare i segni distintivi : l’Acqua e la Luce, è stata data lettura, da parte di alcuni genitori, della parabola del figliol prodigo, già approfondita e commentata da Don Gerardo in occasione del ritiro svoltosi al mattino del sabato con i genitori, ed a seguire sono state rinnovate le promesse battesimali.
Poi, ad uno ad uno, i giovani cristiani, hanno aperto i loro cuori al Signore e racchiusi nel Suo celeste abbraccio hanno ricevuto per la prima volta il sacramento della confessione .
Nel candore della veste che le catechiste hanno fatto loro indossare dopo la confessione, era visibile il riflesso dei loro cuori , ancora stretti in quell’abbraccio celeste, ormai alleggeriti dal peso del peccato, mondi così come lo furono un attimo dopo aver ricevuto il Battesimo. Ognuno serberà in sé , a modo suo, con le sue emozioni, il ricordo di questo Incontro!
Nel Chiostro la Festa è continuata con un piccolo banchetto e giochi di grandi e piccini, mentre la Santa Messa ha poi concluso il solenne evento.
2024
Domenica di Pasqua 2024
Chiesa gremita alla messa Solenne di Pasqua delle 10,45, culmine del triduo Pasquale cuore di tutto l’anno liturgico e che celebra la Risurrezione di Gesù.
Particolare attenzione dei presenti durante l’omelia nella quale Don ha spiegato il Vangelo in un modo particolare e simpatico, infatti ha fatto una sorta di rappresentazione del momento in cui le donne vanno e trovano il Sepolcro vuoto, un bimbo ha rappresentato Gesù morto e avvolto in un lenzuolo.
Quando le donne sono arrivate la pietra era spostata ed erano rimasti solo il lenzuolo e il sudario. Gli occhi dei bimbi erano tutti puntati su quella rappresentazione ma anche quelli dei grandi.
La Pasqua rappresenta la vittoria sulla morte da parte di Gesù Cristo che dopo essersi immolato per l’uomo ne diventa Redentore liberandolo dal peccato originale, la Pasqua ricorda tutto il mistero di Cristo che inizia dalla Passione e termina con l’evento salvifico della Croce.
Come fare gli auguri a Pasqua è stata la conclusione della Celebrazione che Don Gerardo ha fatto, guai a dire “Buona Pasqua” ma “Cristo è risorto” e si risponde “è veramente risorto”….ALLELUIA !!!
2024
Pasqua del Signore 2024
Se vuoi credere nella risurrezione, dice il Signore,
guarda un bimbo che nasce.
È il miracolo della vita che continua a riprodursi.
Se vuoi credere nella risurrezione,
alzati presto e osserva l’alba.
Lasciati sorprendere dalla ritirata della notte,
che ogni giorno viene sconfitta dal tripudio della luce.
Se vuoi credere nella risurrezione,
osserva la forza di uno stelo tra le rocce.
Gli basta un frammento di terra per puntare dritto al cielo.
Se vuoi credere nella risurrezione,
contempla la ricerca dell’uomo in ogni campo,
i suoi progressi e le sue grandi potenzialità.
Che spreco, se tutto questo avesse una fine.
Se vuoi credere nella risurrezione,
ripensa alle gioie più grandi della tua vita:
solo un sadico te le farebbe assaggiare
senza darti la possibilità di averle per sempre.
Se vuoi credere nella risurrezione,
ammira le belle persone, intelligenti, sensibili e oneste,
e saprai che il domani esisterà proprio grazie a loro.
Se vuoi credere nella risurrezione,
guarda il crocifisso, e con lui tutti i crocifissi del mondo.
No, Dio non può abbandonare i suoi figli
nelle prove più grandi. È l’ultimo rigurgito del buio.
Ma la luce, già risplende.
Cristo è Risorto, ed è veramente risorto, Alleluia
2024
Solenne Veglia di Pasqua 2024
Nella liturgia della Chiesa cattolica la Veglia Pasquale è una celebrazione solenne che proclama la risurrezione di Gesù. Questa sera Don Gerardo ha spiegato ai fedeli che è la madre di tutte le veglie poiché celebra la vittoria sul peccato e sulla morte, è la celebrazione più importante dell’anno liturgico.
Una celebrazione ricca di simboli e significati, lunga sicuramente ma intensa ed emozionante che è iniziata con l’ accensione del fuoco fuori la chiesa che era completamente al buio, il sacerdote insieme ai ministranti è uscito con il cero pasquale e poi ha benedetto il fuoco, i fedeli che erano all’ interno nell’oscurità hanno visto le fiamme e la nascita del fuoco nuovo da cui si è acceso il Cero Pasquale, simbolo di Cristo risorto, e da quel cero sono state accese tutte le candele che erano state consegnate a inizio messa ai fedeli, poi Padre Francesco raggiungendo l’ambone ha intonato per ben per tre volte il grido gioioso “Lumen Christi” (La luce di Cristo).
Il cero pasquale, infatti, è il segno del Cristo risorto, luce vera del mondo che illumina ogni uomo; è la luce della vita che impedisce di camminare nelle tenebre.
Un altro simbolo dal significato profondo è l’acqua. L’acqua che purifica è fonte di vita, durante la veglia di Pasqua l’ideale sarebbe celebrare i battesimi, in questo momento liturgico tutti i fedeli hanno riacceso la candela che avevano all’inizio e dopo una breve introduzione, don Gerardo ha pronunciato la preghiera poi ha preso il cero pasquale e lo ha immerso parzialmente nell’acqua del battistero, benedicendo l’acqua, che poi è stata messa nell’ Aspersorio per benedire tutti i presenti.
Una cosa importante che ha detto Don Gerardo nell’ omelia è che bisogna fare esperienza del Risorto, bisogna fare l’ annuncio del Vangelo tornando all’ origine cristiana del Battesimo, non dobbiamo allontanarci da questo Sacramento perché più ci allontaniamo e più ci smarriamo e la nostra anima si indurisce diventa una tomba che non ci fa risorgere, invece con la Grazia del battesimo torniamo alle origini e questo significa lavorare a quattro mani le nostre e quelle di Dio e in due è sicuramente tutto più facile e semplice.
2024
Venerdì Santo 2024
È il giorno in cui si commemora la Passione, la crocifissione e morte di Gesù seguito dalla Via Crucis.
È il secondo giorno del Triduo Pasquale. In questo giorno non si celebra l’Eucaristia. La Chiesa celebra solamente l’Azione liturgica della Passione del Signore, fatta dalla Liturgia della Parola, dall’Adorazione della croce e dai Riti di Comunione. È giorno di digiuno e astinenza dalle carni.
In parrocchia alle 9 davanti all’Altare della Reposizione sono state celebrate comunitariamente l’Ufficio delle Letture e le Lodi Mattutine.
Alle 16,30 liturgia della Passione seguita da una emozionante riflessione-spiegazione di don Gerardo che ha fatto vivere momenti di intensa commozione….per un attimo i presenti erano tutti sotto quella Croce ai piedi di Gesù.
Poi Don si è soffermato su tre personaggi che erano intorno a Gesù in quelle ultime ore di vita, il primo Giuda e il suo tradimento che lo vende e lo denuncia con un bacio nel giardino dove si era ritirato a pregare con i suoi discepoli , e dove Gesù, aveva già chiaro di come sarebbe andata a finire.
Poi Pietro che segue Gesù da lontano e per timore di fare la stessa fine ben tre volte lo rinnega nonostante l’ affetto che c’era tra di loro e quando si rese conto di ciò che aveva fatto scoppiò in un pianto disperato.
Infine ha parlato di Maria sua madre che era sotto quella croce, facile immaginare il suo dolore, Lei era li sotto la croce ai suoi piedi, con fede in silenzio in unione con Cristo, una fede più grande della sofferenza . Stare sotto la sua Croce da questo si fonda tutta la fecondità della chiesa, una chiesa che ha bisogno di cure materne di Lei che è Madre di tutti i cristiani.
A seguire c’è stata l’Adorazione della Santa Croce e la Comunione in un altare spoglio senza tovaglie, fiori, paramenti usando le specie eucaristiche consacrate il Giovedì Santo.