2024
Accoglienza Gruppo Tiberiade
Dopo la ripresa della catechesi dei fanciulli e dei ragazzi già in cammino, è tempo di dedicarsi alle nuove famiglie e ai nuovi bambini che intendono riprendere o continuare il cammino cristiano iniziato nel Battesimo.
Per questo motivo sabato e domenica, 26 e 27 ottobre, in parrocchia attendiamo i genitori per l’iscrizione al gruppo Tiberiade. La novità del nuovo cammino della catechesi, voluta e proposta dal Vescovo, accolta dal parroco e dalle catechiste, prende forma nella concretezza e se le novità possono lasciare qualche dubbio o perplessità, tuttavia sappiamo che il Signore ci sorprenderà per la ricchezza spirituale che vorrà donare alla nostra comunità.
Vi aspettiamo!
2024
Campo Estivo 2024 per tutti i giovanissimi!
In programma per il prossimo 22 luglio una bella esperienza estiva per i giovanissimi: ragazzi dai 13 ai 17 anni che in aereo si recheranno nella bellissima Sicilia per una settimana tra divertimento, cultura, mare e spiritualità. Visiteranno Catania, Messina, Palermo e avranno tempo anche per una mini crociera alle isole Eolie… ma non mancherà la spiritualità delle tante chiese e santuari siciliani: accompagnati dal parroco e altri quattro animatori, in spirito di amicizia e condivisione cercheranno la “via” della felicità… puoi scaricare dal sito il modulo di iscrizione da riconsegnare in parrocchia entro e non oltre domenica 23 giugno! ti aspettiamo!
Iscrizione Campo Estivo 2024
2024
Giornata Mondiale dei Bambini 2024
“Carissimi bambini e bambine, Dio, che ci ama da sempre, ha per noi lo sguardo del più amorevole dei papà e della più tenera delle mamme. Lui non si dimentica mai di noi, ogni giorno ci accompagna e ci rinnova con il suo Spirito”
Questo il messaggio Papa Francesco che il 25 maggio ha incontrato allo Stadio Olimpico migliaia di bambine e bambini arrivati a Roma da tutto il mondo per celebrare la prima Giornata mondiale dei Bambini (Gmb), voluta personalmente e fortemente dal Santo Padre.
Nel cuore del Papa e dei bambini c’è il desiderio di pace e serenità, il Pontefice ha detto che “la pace è sempre possibile”, e poi tutti insieme hanno pregato per i bambini che soffrono la guerra, per i bambini che non hanno da mangiare, per i bambini che sono malati e nessuno li cura.
Anche la nostra parrocchia ha partecipato a questo evento mondiale con un gruppo di circa trenta bambini che durante la giornata hanno ascoltato musica, balli, testimonianze di persone dello spettacolo, hanno visto cantanti e sportivi e poi l’ arrivo di Papa Francesco che è stato veramente emozionate e commovente. Una bella esperienza che rimarrà nei loro cuori per sempre.
2024
Ritiro delle Famiglia del III anno di Comunione 2024
Domenica 14 aprile si è concluso il terzo e ultimo ritiro spirituale dei bambini e delle famiglie del terzo Comunione, dopo la Messa divisi in due gruppi genitori e bambini hanno approfondito in maniera diversa il Vangelo di Luca che parla dei Discepoli di Emmaus.
Questi due discepoli che tornano alla loro casa delusi perché le aspettative che avevano posto sull’uomo Gesù erano state disattese: non li ha liberati dalla schiavitù come avevano pensato e sperato ma è morto, in modo addirittura vergognoso. Le testimonianze delle donne che dichiaravano che non avevano trovato il corpo del Maestro nella tomba non avevano alcun valore. Per loro le donne non hanno voce in capitolo!
I genitori guidati da Don Gerardo hanno avuto momenti di confronto, di deserto e aiutati da canzoni che Don ha proposto loro per aiutare i momenti di riflessione.
Troppo spesso siamo impediti dalle nostre stesse convinzioni, dai pregiudizi e soprattutto dalla nostra incapacità di amare veramente.
Infatti, è solo allo spezzare del pane, cioè al momento della Eucarestia che gli occhi dei due discepoli si aprono e riconoscono Gesù quel gesto che avevano vissuto nella sua ultima cena, Gesù mostra ai discepoli quale è l’unica via che li può mantenere uniti a Lui e tra di loro, per questo si chiama “comunione”: è la via dell’amore. L’amore che diventa donazione di sé, donazione che arriva fino al costo della vita.
Non è mancato il momento del pranzo tutti insieme che aiuta molto la conoscenza tra genitori sacerdote e catechisti e che si è concluso con una carrellata di dolci buonissimi che le mamme hanno preparato.
A fine giornata un bel confronto tra genitori e bambini che hanno parlato di ciò che avevano compreso e i bambini hanno ben spiegato che nella misura in cui riusciamo a donare amore gli uni gli altri potremo riconoscere che Gesù ci è compagno di cammino nella vita, e senza vederlo ne sentiremo la presenza che ci darà la forza e l’entusiasmo di andare avanti e di condividere con gli altri la nostra esperienza e affianco a Gesù, e insieme a Lui e Cleopa può esserci chiunque di noi.
2023
Santuario Montagna Spaccata e Luminarie di Gaeta
Giornata bella non solo per il sole e il caldo ma soprattutto ricca di fede, storia, divertimento e fraternità che è lo scopo di queste attività che la nostra Parrocchia vuole raggiungere. Partenza alle 8 direzione Santuario della santissima Trinita alla montagna spaccata. Panorami suggestivi e una calorosa e amichevole accoglienza da parte di Padre Giovanni che ci ha fatto visitare dei posti incontaminati e ricchi di significato. Abbiamo vistiato la Grotta del Turco con il suo meraviglioso panorama sul mare e poi la Cappella del Crocifisso una particolarità è che per raggiungere questa cappella scendendo sulla parete rocciosa di destra c’è l’impronta con le dita di una mano di un marinaio turco che non credendo che la spaccatura della montagna fosse successa con il terremoto che avvenne mentre Gesù dopo la Crocifissione spirava, appoggiò la mano sulla roccia e essa miracolosamente si ammorbidi e la sua impronta rimase impressa sulla montagna. A seguite la Santa Messa celebrara da Don Gerardo e il pranzo vista mare tutti insieme. Poi è iniziata la magia del Natale con le luminarie, la ruota panoramica, i mercatini, i stand gastronomici, il Villaggio di Babbo Natale, il Presepe di ghiaccio e tanto tanto altro. Veramente una bella giornata comunitaria!!!
2023
Conclusione percorso fidanzati
Domenica 26 marzo nella Parrocchia di San Carlo a Cave, con la Santa Messa celebrata da Don Gerardo e Don Fabrizio si è concluso il percorso per i fidanzati dell’ VIII Vicaria. Il corso che ha aiutato le coppie a porsi le giuste domande per aprirsi alla volontà di Dio. Che aiuterà a prendere la giusta decisione per il bene di entrambi. È stato un cammino di ascolto profondo e di riflessione che ha accompagnato le coppie nella scelta di un Sacramento assai in crisi in questo periodo storico. L’augurio per tutti loro è di amarsi, volersi bene e ascoltare la voce di Dio che sicuramente parlerà al loro cuore e li aiuterà a fare le scelte giuste !!!!
2022
Cursillos di Cristianità
La nostra realtà parrocchiale e territoriale è legata al movimento del Cursillos da molti anni.
Nel mese di settembre del 2022, il movimento si ristabilisce nei luoghi parrocchiali di San Carlo, guidato spiritualmente dal parroco,Don Gerardo Battaglia. È interessante, allora, conoscere il Movimento più da vicino. In questo anno pastorale approfondiremo le nostre conoscenze sul Cursillos di cristianità.
Quando nasce il Cursillos?
Il Cursillos di cristianità nasce in Spagna, precisamente a Palma de Mallorca, negli anni ’40 del secolo scorso. In quel periodo i cristiani del posto erano diventati “tiepidi”. La popolazione, infatti, era distante dal messaggio evangelico e si avvertivano i primi presagi del secolarismo. Mossi dallo Spirito alcuni giovani di Azione Cattolica, si sforzavano di trovare un metodo per ridare vigore e riportare la fede in territorio ormai arido.Tra questi giovani fervorosi emerge Eduardo Bonnin,tornato alla casa del Padre il 6 febbraio 2008, il quale diceva che i Cursillos sono nati “non per formare uomini di Chiesa, ma una Chiesa di uomini”, che avendo preso coscienza del proprio Battesimo, sappiano impregnare dello spirito evangelico gli ambienti di questo mondo, dove spesso Dio è sconosciuto.
Cosa sé il Movimento dei Cursillos?
“Il Movimento dei Cursillos di cristianità è un Movimento ecclesiale, riconosciuto dalla Chiesa, che ha un metodo proprio. La “vivenza” e la “convivenza” del vivere cristiano, aiuta la singola persona a scoprire a rispondere alla propria vocazione
personale e promuove la creazione di gruppi di cristiani che portano Gesù al mondo.
I cosiddetti “ambienti” sono riconducibili, infatti, ai diversi luoghi frequentati nella quotidianità che l’aderente al movimento deve evangelizzare. In questo senso quelli che hanno vissuto l’esperienza del Cursillo sono chiamati a vivere non tanto
“all’ombra del campanile”, quanto piuttosto a contatto diretto con le realtà del mondo, per testimoniare in esse la forza del Vangelo e la gioia di essere cristiani.
Cosa sono i Cursillos?
I Cursillos letteralmente “piccolo corso” (Cursillo), sono tre giorni di esperienza e di incontro con il Signore. In questo periodo breve ma intenso viene presentato ciò che è fondamentale nel cristianesimo, e cioè Cristo, la Chiesa, la vita di grazia.
Tale presentazione viene fatta non soltanto in modo dottrinale, ma soprattutto attraverso la narrazione di “esperienze di vita” (vivenze) che vogliono stimolare la conoscenza di un Cristo “vivo” e condurre ad una vita cristiana autentica, condotta dalla singola persona (vivenza) in un contesto comunitario(convivenza).
Quali sono le finalità del Cursillos?
La prima finalità che i Cursillos perseguono è la scoperta della propria vocazione personale. In altri termini è la scoperta o la ri-scoperta del proprio battesimo, nel quale si radica ogni singola vocazione personale.
La seconda finalità è la creazione di gruppi di cristiani che fermentino di Vangelo gli ambienti.
Coloro i quali, attraverso il Cursillos hanno preso consapevolezza del proprio essere cristiani e figli amati da Dio, si impegnano a creare, negli ambienti in cui ordinariamente vivono, dei gruppi che approfondiscano e vivano il Vangelo. Il
Movimento dei Cursillos, dal punto di vista pastorale, si considera essenzialmente un Movimento di evangelizzazione. Esso si colloca infatti nell’ambito della pastorale profetica della Chiesa, ed in particolare della pastorale “kerygmatica” o
del “primo annuncio”.
Presenza del movimento in Italia
Il primo Cursillos tenuto in Italia è stato nella diocesi di Fermo, nel 1963. Da allora il Movimento si è diffuso in tutto il Paese, ed oggi è presente in 86 diocesi. Si calcola che oltre 100.000 persone in Italia abbiano vissuto finora l’esperienza
del Cursillos di cristianità. I risultati pastorali sono stati nel tempo molteplici,tanto da suscitare in vescovi e preti un caloroso sostegno. Ad oggi i Cursillos,dopo la pandemia stanno ripartendo, con l’intento di annunciare Cristo alle genti.
Dopo aver fatto l’esperienza del Cursillos, gli aderenti al Movimento si riuniscono ogni settimana in Ultreya, sperimentando la gioia di incontrarsi tutti insieme e di vivere il Vangelo attraverso l’annuncio e la testimonianza
2021
Lu&Gi
Foto Racconto...
Dal 22 al 30 settembre, presso la Parrocchia San Carlo Borromeo in Cave, si è svolta la Missione dei ragazzi Lu&Gi, giovani animati dal carisma di Santa Lucia Filippini, nativa di Tarquinia, che ha fondato l’omonima Congregazione delle Maestre Pie Filippini, insegnanti a Cave da oltre due secoli. I Missionari, provenienti da tutta Italia e di un’età compresa tra i 16 e i 25 anni, hanno seguito per circa dieci giorni un programma ricco di momenti al fine di portare l’annuncio del Vangelo tra le varie realtà caratterizzanti il territorio: scuole, squadre sportive, associazioni musicali, gli anziani, i malati, la Caritas, i ragazzi e i genitori della nostra Comunità parrocchiale. Tra i numerosi eventi, accuratamente organizzati, spiccano indubbiamente la testimonianza del conduttore Rai Alessandro Greco presso la piazza Santa Croce, che ha accolto calorosamente l’arrivo dei missionari e del Crocifisso storico di Santa Lucia sabato 22 settembre, con la partecipazione del sindaco, delle Maestre Pie, del Parroco Don Gerardo Battaglia e del sacerdote cantautore Don Giosy Cento, fondatore del gruppo Lu&Gi. La cittadina è rimasta colpita dalla semplicità e dal forte sentimento dimostrato dal personaggio che vive gli schermi della televisione, a conferma di come la fratellanza cristiana unisca i cuori di ognuno di noi. Domenica 23 settembre, presso il Chiostro di San Carlo, si è svolta la Festa della Famiglia, con la testimonianza di come il Vangelo entra nella quotidianità delle nostre case; il pomeriggio alle 19 il Prof. Andrea Russo ha presentato il suo libro “Nuove Parrocchie o Parrocchia nuova?” riflettendo sulla dimensione comunitaria e sui suoi possibili sviluppi. Le giornate sono iniziate con l’incontro tra i missionari e tutte le scuole del territorio, mentre la sera del lunedì, mercoledì e giovedì si sono svolti i centri d’ascolto nei vari quartieri, incentrati sulla meditazione della Parola, seguita da riflessioni personali. La sera del martedì, invece, ha avuto luogo la Via Luciae, ossia un percorso volto alla rievocazione della vita della Santa. Altro appuntamento che ha riscosso notevole partecipazione è stato l’incontro con lo psicologo Antonio Francese, che ha aperto un dibattito sul tema dell’educazione, a oggi particolarmente discusso, insieme ai docenti delle scuole di Cave. Il week end ha avuto inizio con l’Adorazione comunitaria tenutasi in Piazza Giovanni Paolo II alle ore 21, guidata da Don Bruno Sperandini, parroco in Castel San Pietro Romano. Nel penultimo giorno della Missione, invece ha visitato la comunità Padre Vincenzo Bordo OMI, missionario in Corea del Sud da 29 anni; la sua testimonianza è stata fonte di emozione e curiosità, avendo raccontato come vive “le piaghe di Cristo” tra i poveri e i senzatetto della città di Seul nella sua Casa di Anna. La sera Don Giosy ha allietato i presenti con le sue canzoni più amate nel teatro comunale della città di Cave; sulle note della sua musica, elemento fondamentale della sua vita, ha salutato calorosamente i presenti, ringraziando per l’ospitalità e l’affetto dimostrato. Nella Santa Messa di chiusura della Missione, la grande commozione dei Missionari e di tutti coloro che hanno intensamente vissuto questa settimana, ha accompagnato l’intera celebrazione, concludendosi con il rientro dello storico Crocifisso nella dimora delle Maestre Pie. “Ecco, mando il mio messaggero, Egli preparerà la via”; queste le parole che ci hanno guidato, queste le parole che hanno rappresentato ogni singolo momento di questa intensa e profonda esperienza. Gli occhi, i sorrisi e le lacrime della nostra cittadina che ha riconosciuto la luce e l’amore di Cristo nella testimonianza trasmessa sono stati la conferma che il messaggio del Vangelo è ancora vivo, acceso, concreto. “Vorrei moltiplicarmi in ogni angolo della terra per gridare a tutti: Amate Dio, amate Dio!”; ce lo hanno gridato i missionari, lo possiamo fare anche noi.
Arianna Polani, Francesca Leli, Giulia Leli, Francesca Fallani
2018
Ordine Francescano Secolare
Ordine Francescano Secolare
L’Ordine Francescano Secolare (O.F.S.), sino al 1978 Terzo Ordine Francescano, è costituito da cristiani che, per una vocazione specifica, si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di san Francesco d’Assisi, nel proprio stato secolare, osservando una regola specifica approvata dalla Chiesa, attualmente quella confermata da Papa Paolo VI nel 1978.
L’OFS (Ordine Francescano Secolare) è una delle tre componenti fondamentali della grande Famiglia francescana, costituita dai tre ordini fondati da Francesco d’Assisi: il primo ordine (i frati), il secondo ordine (religiose contemplative chiamate Clarisse perché cofondate da santa Chiara) e il terzo ordine (i secolari e numerose forme di religiosi e religiose impegnati in attività apostoliche o anche monache in sola contemplazione – TOR – che si sono formate dal filone principale dei secolari).
È proprio la vocazione quella che distingue, dal punto di vista della motivazione, l’appartenenza all’O.F.S. rispetto ad altre associazioni pie.
I francescani secolari, emettendo, dopo un periodo di formazione e di approfondimento spirituale e culturale, una vera e propria professione, si impegnano a vivere questa vocazione in ogni situazione in cui si trovano sul piano familiare e lavorativo.
I fratelli e le sorelle dell’Ordine francescano secolare cercano la persona vivente e operante di Cristo negli altri fratelli, nella Chiesa, nella Parola di Dio, nella liturgia.
Annunciano Cristo con la vita e la parola; testimoniano nella vita quotidiana i beni futuri: nell’amore della povertà, nell’ubbidienza, nella purezza di cuore.
I francescani secolari si impegnano a costruire un mondo più giusto, più evangelico e fraterno accogliendo tutti gli uomini come dono di Dio, lieti di stare alla pari con i più deboli, promuovendo la giustizia. Vivono lo spirito di san Francesco nel lavoro e nella loro famiglia, in un cammino di maturazione umana e cristiana con i loro figli.
Portatori di pace, sono fiduciosi nell’uomo e gli recano il messaggio della letizia e della speranza.
La Fraternità si incontra il secondo e quarto mercoledì del mese del mese nella sala San Carlo Borromeo alle 15. Passa, se vuoi, saremo feici di accoglierti e conoscerci.
2018
Comitato Sant’Antonio
La chiesa di San Carlo viene inaugurata nel 1640; cinque anni dopo padre Berardino Biscia, il quarto dei fratelli Biscia, fattosi cappuccino e divenuto un valente oratore, torna spesso a Cave per predicare nelle chiese del suo paese.
Il 19 marzo 1645, padre Bernardino si trova per la predicazione di quaresima nella chiesa di Santo Stefano, e proprio durante l’omelia esaltando l’opera e la figura di Sant’Antonio da Padova, il popolo talmente affascinato e infervorato dalle sue parole, proclama a gran voce (“vivae vocis oraculo”) Sant’Antonio da Padova avvocato e protettore della terra di Cave.
Il notaio Cesare Astolfi, registra l’avvenimento su apposito atto.
Da allora Cave, affianca al suo patrono San Lorenzo, la figura di Sant’Antonio da Padova che diventa compatrono.
Il popolo di Cave ha sempre avuto un legame forte con la figura del Taumaturgo, le cronache del convento riportano in particolare la Festa del 13 giugno 1944, quando con la guerra appena finita e con la partenza dei soldati francesi e marocchini, una grande affluenza di popolo ringrazia il Santo per la protezione accordata nei giorni della guerra.
Il “comitato Sant’Antonio” negli anni si è occupato, in collaborazione con il parroco, della preparazione della processione che attraversa le strade del paese, della distribuzione del “pane di Sant’Antonio”; fino agli anni settanta c’era l’usanza di estrarre i nomi dei “portatori”, cioè gli uomini si iscrivevano in una lista e poi venivano estratti i nomi di coloro che avrebbero avuto l’onore di portare a spalla la statua del Santo.
Si iniziava con la raccolta delle offerte porta a porta, la gente contribuita lasciando un’offerta libera; si passava poi alla vendita delle cartelle della Tombola di Sant’Antonio, tombola che veniva estratta nella piazza antistante la chiesa; la pesca, lo stand gastronomico, i giochi popolari in piazza e i tornei di calcetto e il “Torneo di bocce”, gli spettacoli musicali e teatrali.
Negli ultimi anni la festa e le attività si sono svolte negli spazi aperti della parrocchia, nei giardini e nei campetti, per evitare di bloccare piazza e strade. Il “comitato” si occupa anche della manutenzione degli spazi esterni della parrocchia (campetti e giardini) e dello stand gastronomico pro-parrocchia in occasione della “sagra della castagna”.
Attualmente le attività sono ferme a causa della pandemia, ma il “comitato” è vivo e vegeto e collabora mettendosi a disposizione di parroco e parrocchia per le attività che possono essere svolte.
Bibliografia:
Antonio Mancini “Storia della chiesa e del convento di San Carlo”