Noi siamo di Dio – Presentazione del Signore /C
Domenica 2 febbraio 2025
Quest’anno il calendario ci porta a festeggiare di domenica, a quaranta giorni dalla sua nascita, la Presentazione al Tempio di Gesù. Nell’ebraismo, infatti, Dio è il datore di ogni dono, e le primizie sono da restituire a lui. Non fa eccezione il primo figlio, che è offerto e consacrato al Signore nella sua casa, il tempio di Gerusalemme.
Questo atteggiamento di riconoscenza ha molto da insegnare alle persone del nostro tempo. La società ci porta a pensare che tutto ci sia dovuto, e siano uno scandalo la malattia, la povertà, l’indigenza. Siamo pronti ad accusare lo Stato, la vita e persino Dio stesso se non abbiamo tutte le opportunità di chi ci circonda e − apparentemente − sta meglio di noi. Tendiamo a sentirci defraudati dei nostri diritti se tutto non va come vorremmo, e troviamo sempre qualcuno a cui dare la colpa, non fosse altri che la sfortuna.
Ci educhi alla verità uno come Simeone che ha aspettato pazientemente tutta la vita la realizzazione del suo sogno, e ora sfiora la gioia del cielo perché la sua speranza non è stata vana.
Perché Dio non esaudisce sempre le nostre richieste, ma mantiene le sue promesse. E, tra queste, felicità e pace per tutti i suoi figli, perché lui può agire quando smettiamo di accampare pretese; e conosce il nostro bene, anche quando confonde i nostri progetti per renderci più grandi e veri.