Quaranta ore di Adorazione
Anche quest’anno in parrocchia il 3 e il 4 marzo ci sono state le “40 ore di adorazione” è sempre inaspettato il numero dei fedeli che fanno visita a Gesù, stupisce sempre il fatto che sono state tante le persone che si scritte nella tabella per prendere la loro ora di adorazione ma moltissimi di più sono stati poi i frequentatori effettivi di queste ore, grandi, piccoli, vicini e lontani non solo di chilometri ma anche lontani della fede che hanno messo di nuovo il piede in chiesa che si sono messi in ginocchio davanti al Signore e avvicinati al Sacramento della Confessione, questa pratica tocca veramente i cuori e li riempie di Grazia.
L’origine remota delle Quarantore è da ritrovarsi nella pratica dei fedeli di commemorare, durante la settimana santa, le quaranta ore che il Corpo di Gesù giacque nel sepolcro; durante questo arco di tempo i fedeli rimanevano in preghiera e facevano penitenza per prepararsi degnamente alla grande solennità della Pasqua.
Pian piano le Quarantore si caratterizzarono come pia pratica avente lo scopo di adorare nell’Eucaristia i misteri della passione e morte di Gesù e assunsero infine il carattere di adorazione comunitaria di Gesù-Eucaristia, centro della vita cristiana, della comunità e fonte del suo rinnovamento spirituale.
In tal senso è molto importante ricordare e sottolineare il valore dell’adorazione eucaristica che, per ogni comunità cristiana, nutrita dalla comunione sacramentale, diventa il culmine e la fonte della sua spiritualità.
Le 40 ore sono iniziate con la Santa Messa della mattina del 3 e si sono concluse il giorno dopo con l’ adorazione comunitaria dal tema ”Gesù pane della speranza”, subito dopo la messa vespertina.
Sentite e profonde le parole del nostro parroco che durante l’omelia ha affermato, facendo riferimento al Vangelo di marco 10, 28-31 che tutto il tempo che ogni fedele ha dedicato davanti a quell’ Ostensorio durante le 40 ore lasciando i propri impegni guadagnerà 100 volte tanto.
Ha continuato dicendo chissà quante parole di Grazia ha donato il Signore in queste 40 ore e tutti credendo di aver fatto qualcosa di buono per Lui adorandolo ma in realtà è stato Lui che ha fatto qualcosa per noi.
Il sacrificio che è stato fatto per ogni minuto davanti a Gesù è stato un sacrificio di espiazione attraverso il quale tante anime saranno state toccate, tante guarigioni saranno avvenute attraverso il sacrificio di tanti per tanti altri che non hanno potuto farlo o che non hanno voluto farlo, ognuno intercessore per tutti e così passo dopo passo, opera dopo opera viene avanti il mistero della chiesa e si edifica tutta la comunità….una comunità fatta non di “protagonisti” ma semplicemente di “chi ha potuto ha donato” con amore, con carità, con la preghiera proprio quello su cui lui, Don Gerardo, ha lavorato tanto e ha cercato in tutti i modi di far capire in questi anni di servizio nella nostra Parrocchia!!!