Ritiro delle Famiglia del III anno di Comunione 2024
Domenica 14 aprile si è concluso il terzo e ultimo ritiro spirituale dei bambini e delle famiglie del terzo Comunione, dopo la Messa divisi in due gruppi genitori e bambini hanno approfondito in maniera diversa il Vangelo di Luca che parla dei Discepoli di Emmaus.
Questi due discepoli che tornano alla loro casa delusi perché le aspettative che avevano posto sull’uomo Gesù erano state disattese: non li ha liberati dalla schiavitù come avevano pensato e sperato ma è morto, in modo addirittura vergognoso. Le testimonianze delle donne che dichiaravano che non avevano trovato il corpo del Maestro nella tomba non avevano alcun valore. Per loro le donne non hanno voce in capitolo!
I genitori guidati da Don Gerardo hanno avuto momenti di confronto, di deserto e aiutati da canzoni che Don ha proposto loro per aiutare i momenti di riflessione.
Troppo spesso siamo impediti dalle nostre stesse convinzioni, dai pregiudizi e soprattutto dalla nostra incapacità di amare veramente.
Infatti, è solo allo spezzare del pane, cioè al momento della Eucarestia che gli occhi dei due discepoli si aprono e riconoscono Gesù quel gesto che avevano vissuto nella sua ultima cena, Gesù mostra ai discepoli quale è l’unica via che li può mantenere uniti a Lui e tra di loro, per questo si chiama “comunione”: è la via dell’amore. L’amore che diventa donazione di sé, donazione che arriva fino al costo della vita.
Non è mancato il momento del pranzo tutti insieme che aiuta molto la conoscenza tra genitori sacerdote e catechisti e che si è concluso con una carrellata di dolci buonissimi che le mamme hanno preparato.
A fine giornata un bel confronto tra genitori e bambini che hanno parlato di ciò che avevano compreso e i bambini hanno ben spiegato che nella misura in cui riusciamo a donare amore gli uni gli altri potremo riconoscere che Gesù ci è compagno di cammino nella vita, e senza vederlo ne sentiremo la presenza che ci darà la forza e l’entusiasmo di andare avanti e di condividere con gli altri la nostra esperienza e affianco a Gesù, e insieme a Lui e Cleopa può esserci chiunque di noi.